Okite: la soluzione per il top della cucina moderna

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Un materiale che prende sempre più piede  nella scelta del top della cucina moderna, un elemento fondamentale sia a livello di funzionalità che a livello di estetica, è l’okite.

Di cosa si tratta? Quali sono le sue caratteristiche?

L’Okite è una pietra naturale completamente atossica, un agglomerato composto al 93% di quarzo, al 6,5% di resina poliestere che serve da legante termoindurente e dallo 0,5% di pigmenti naturali estratti dal ferro. Il suo valore viene determinato dall’indice di purezza: questo materiale non è però classificabile in prima o seconda scelta, vi sono infatti 7 fasce di qualità che raggiungono la punta massima, quella più pregiata e costosa, nel bianco assoluto, non presente nelle cave di estrazione italiane ma importabile dalle miniere del Brasile o dell’Afghanistan.

Questa pietra risulta estremamente resistente anche alle macchie più insidiose, molto comuni anche nelle cucine moderne, come ad esempio caffè e inchiostro, poiché le resine contenute al suo interno non assorbono liquidi né sono soggette a inflitrazioni, tantomeno a potenziali aloni lasciati da olio o burro. Sarà sufficiente perciò pulirlo con un panno umido e detergenti neutri, evitando però sostanze dal Ph basico come candeggina, solventi per vernici e simili, che ne danneggerebbero irrimediabilmente le superfici.

L’Okite è anche resistente ai graffi poiché, come vi abbiamo già accennato, il quarzo a livello di durezza è paragonabile al granito, uno dei minerali più resistenti al mondo, a urti e a sbalzi termici.

L’Okite, per le sue caratteristiche non viene usato solamente nelle cucine moderne, ma trova ottimo impiego anche nella stanza da bagno, dove ha il pregio di arricchire a livello estetico tutto l’ambiente.